manifesto

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“Un aspetto attirerà la nostra attenzione fin dall’inizio: il fascino delle impossibilità”.

Così scriveva Olivier Messiaen in Technique de mon langage musical nel 1944, nell’intento di descrivere il processo compositivo.

La Computer Music e, più in generale, la Nuova Musica hanno registrato negli ultimi decenni, grazie anche ai progressi della tecnologia, una rapida evoluzione che ha coinvolto sia gli aspetti legati al linguaggio ed agli strumenti utilizzati, sia quelli attinenti al processo compositivo.

Altrettanto non si può dire per la didattica della musica, che, fatte poche eccezioni promosse soprattutto dalle ricerche più visionarie nel campo della pedagogia musicale, non ha ancora trovato la strada per sistematizzare e trasmettere in modo opportuno il progresso che la musica ha compiuto negli ultimi decenni. Il modo più diffuso di introdurre la Computer Music nei curricula scolastici è quello di insegnare l’utilizzo dei software di scrittura musicale oppure dei cosiddetti sequencer, perdendo a nostro avviso la preziosa opportunità di lavorare su alcune categorie fondamentali dell’apprendimento: l’invenzione e la composizione.

Alla luce di queste considerazioni:

  • Riteniamo che la Nuova Musica costituisca un’opportunità di arricchimento ed evoluzione per la didattica musicale.
  • Siamo convinti che una pedagogia musicale che valorizzi le specificità della Nuova Musica possa contribuire all’approfondimento ed al rafforzamento delle competenze e delle abilità acquisite in altri domini della conoscenza. In particolare riteniamo che la Nuova Musica offra, per la sua intrinseca natura multidisciplinare, una varietà di occasioni per esperire, applicare ed estendere le conoscenze acquisite nei domini ad essa collegati quali, ad esempio, l’area linguistica, l’area logico-matematica, la fisica, talune scienze applicate. Ovvero riteniamo che la musica possa essere, tra le altre cose, uno strumento di studio e non soltanto lo studio di uno strumento.
  • Condividiamo le posizioni delle correnti di pedagogia musicale che ritengono centrale il ruolo dell’invenzione anche nelle prime fasi dell’apprendimento e, per questo motivo,
  • operiamo per dimostrare che è possibile, grazie alla Nuova Musica e alle tecnologie ad essa collegate, definire dei percorsi di studio della composizione musicale già dai primi passi di avvicinamento alla musica stessa.
  • Riteniamo che in un percorso didattico l’attenzione alla creazione e all’espressione non debba essere fine a se stessa, bensì operare per consolidare ed ampliare le capacità inventive e progettuali dell’individuo in ogni dominio della conoscenza.
  • Siamo convinti che l’introduzione dello studio della composizione e della Nuova Musica nei percorsi di base dell’educazione musicale porti, prima di tutto, ad avere degli ascoltatori consapevoli. Scrive Herbert Read: “Appreciation is not acquired by passive contemplation: we only appreciate beauty on the basis of our own creative aspirations, abortive though these may be” – “La capacità di apprezzare non si acquisisce attraverso la contemplazione passiva: noi apprezziamo la bellezza soltanto sulla base delle nostre aspirazioni creative, per quanto non riuscite possano essere”.

immagini dai lab

La capacità di apprezzare non si acquisisce attraverso la contemplazione passiva: noi apprezziamo la bellezza soltanto sulla base delle nostre aspirazioni creative, per quanto non riuscite possano essere. (H. Read)